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anerella è la versione storpiata del mio nome, così mi chiamavano i figli di alcuni amici quando erano molto piccoli. Loro sono cresciuti, ma il nome mi è rimasto addosso. 11.03.05
Che emozione, non tenevo un diario da molto tempo.
Anche se una parte della mia vita è racchiusa in voluminosi diari che custodisco gelosamente sul ripiano alto della libreria.
Racchiudono la storia di un’adolescente che cresce, piange, ride, si scontra con la vita e incontra sulla sua strada persone che sanno tenerle alto lo sguardo.
Raramente, ma è capitato, sono andata a rileggere alcune pagine scegliendole a caso.
Stupendo, a volte i sogni di quell’adolescente si sono realizzati, altre volte la realtà ha superato ogni immaginazione giovanile.
In ogni caso, da oggi mi cimento con questo nuovo strumento, il diario nel web.
E’ un po’ come quando la mia compagna di banco, Dina, contraria ai diari che riteneva segno di infantile immaturità, leggeva “di nascosto” il mio diario, che lasciavo sotto al banco, proprio per permetterle di prenderne visione. Forza, auguratemi buona avventura.
L'idea del blog-diario, è nata dal ritrovamento casuale, di un quadernino a righe con la copertina rosa. Diario di un'esperienza... recita la prima pagina. Era il 1999 ed un gruppo di ragazzi allora adolescenti stavano trascorrendo una vacanza in autogestione a MONTESPLUGA. Su quel quaderno, alcuni di loro hanno scritto i loro progetti per il futuro, le loro speranze ... più avanti, assicurando l'anonimato degli scrittori, mi riservo di riportare alcuni brani di quei propositi giovanili, che in fondo rivelano come il futuro sia frutto di un presente.
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